Philips: tagliate previsioni di crescita nel quarto trimestre
Le azioni di Philips sono scese dopo che la società olandese ha tagliato il proprio outlook a causa di problemi alla catena di fornitura che stanno influenzando le consegne ai clienti.
Il produttore prevede ora che le vendite del gruppo caleranno di circa il 5% nel terzo trimestre a circa 4,3 miliardi di euro (4,2 miliardi di dollari). L’azienda, che ha tagliato le sue previsioni di crescita delle vendite a giugno, ha anche abbassato le previsioni per il quarto trimestre. Philips sta assistendo a “prolungate interruzioni della catena di fornitura e al peggioramento del contesto macroeconomico” ha dichiarato la società in un comunicato. La multinazionale olandese continua a dover affrontare cause giudiziarie per l’utilizzo di schiuma fonoassorbente utilizzata in specifici dispositivi ventilatori per il trattamento dell’apnea notturna. Gli utenti hanno sostenuto che l’inalazione della schiuma dopo che si è disintegrata, risulti cancerogena. L’azienda ha avviato il primo richiamo dei dispositivi nel giugno dello scorso anno e le modifiche alle previsioni finanziarie delle attività di cura del sonno e delle vie respiratorie di Philips hanno comportato una svalutazione di 1,3 miliardi di euro.
Philips ha subito un crollo del 12% ad Amsterdam, il più forte da aprile con le azioni che sono scese del 58%. All’inizio del mese, Roy Jakobs ha assunto la carica di nuovo amministratore delegato in sostituzione di Frans van Houten, che ha ricoperto la posizione per 12 anni.
Jakobs è stato incaricato di dare una svolta alle attività di Connected Care dell’azienda all’inizio del 2020, gestire la risposta alla crisi di Covid-19 e si è anche assunto la responsabilità del richiamo dei dispositivi medici per il trattamento dell’apnea del sonno. “Migliorare l’esecuzione è chiaramente il mio obiettivo immediato, in particolare il ripristino delle forniture per far fronte al portafoglio ordini e alla domanda dei clienti”, ha dichiarato Jakobs nel corso di una telefonata.
Le vendite previste per il terzo trimestre sono state inferiori alle stime medie degli analisti di 4,53 miliardi di euro. “Riteniamo che le perturbazioni possano continuare”, ha dichiarato il direttore finanziario Abhijit Battacharya. “Non è perché non abbiamo gli ordini, ma solo per la capacità di evaderli”.