Petrolio, Wti torna sopra quota 20$: perchè l’accordo potrebbe non bastare (analisti)
Giornata di recupero per il petrolio (+1,5% a 20,16 dollari al barile per il Wti), dopo lo scivolone della vigilia con il Wti (riferimento americano) che è sceso ai minimi a 18 anni. Come sottolineano gli strategist di Mps Capital Services, sul greggio hanno pesato le previsioni particolarmente negative da parte dell’IEA, “che vede una debolezza della domanda per tutto l’anno ed il rischio di esaurimento dei posti per lo stoccaggio già a metà anno a causa dell’enorme surplus di produzione presente”.
“Il nuovo accordo tra produttori su un taglio della produzione sembra essere di proporzioni enormi ma in realtà non è forte abbastanza per far fronte al crollo della domanda di greggio, lasciando i produttori in grave crisi”, sottolinea Carlo Alberto De Casa, capo Analista di ActivTrades, ricordando che “in pochi giorni abbiamo visto rallentare il prezzo, che ha testato la zona di supporto di 19,5 dollari”. Secondo l’esperto, “un chiaro ribasso sotto questo livello potrebbe portare il greggio ad un nuovo minimo visto che il movimento ribassista sembra tutt’altro che finito”.