Petrolio spaventa ancora, borsa Tokyo -0,74%. Avversione al rischio confermata da acquisti su yen
Il trend negativo dei prezzi del petrolio continua, ma le borse asiatiche cercano di resistere alle vendite, mostrando un andamento cauto ma positivo, a parte la borsa di Tokyo.
L’indice Nikkei 225 ha chiuso in ribasso dello 0,74% a 19.137,95.
Bene invece la borsa di Shanghai, che sale dello 0,35%. Hong Kong avanza dello 0,19%, Sidney fa +0,41%, Seoul +0,17%.
L’avversione al rischio è confermata però dagli acquisti sullo yen, valuta rifugio per eccellenza: il rapporto dollaro-yen scende dello 0,22% a JPY 107,56 mentre l’euro-yen arretra dello 0,26% a JPY 116,74. Euro-dollaro poco mosso a $1,0853.
Ancora sotto pressione il contratto WTI di giugno, che cede oltre -2,5% a $18,19, a fronte del Brent che scivola di oltre -15% a $16,35 al barile.
Ieri il contratto WTI di giugno è crollato a New York del 43,37%, chiudendo sul Nymex a quota $11,57 al barile, dopo aver chiuso al di sopra di quota $20 nella sessione di lunedì. Nei minimi intraday, i futures sono crollati di oltre -60%, capitolando al di sotto dei 7 dollari al barile.
Sotto forte pressione anche il contratto con consegna a luglio, sceso alla vigilia del 31% circa a $18,04 al barile.
Il violento sell off si è abbattuto da venerdì scorso soprattutto sul contratto con consegna a maggio, scaduto ieri, che, nella giornata di lunedì, è crollato di oltre -300% scendendo al di sotto dello zero, e chiudendo la sessione a -$37,63 al barile.
Ieri il contratto ha recuperato a $10 dollari al barile.