Petrolio resta sotto fuoco vendite dopo tweet Trump, Wti scivola sotto soglia 59$
Il petrolio rimane sotto il fuoco delle vendite all’indomani del nuovo monito del presidente americano, Donald Trump, a Opec e Arabia Saudita ‘invitandole’ a non tagliare la produzione di greggio.”Speriamo che l’Arabia Saudita e l’Opec non taglino la produzione di petrolio. I prezzi dovrebbero essere molto più bassi rispetto alle scorte”, scrive Trump su Twitter.
E all’indomani del tweet, il Wti (riferimento americano) si muove sotto la soglia dei 59 dollari al barile (-2,24%), mentre il Brent (riferimento europeo) cede circa il 2% a 68,69 dollari.
“Da un punto di vista tecnico, il rimbalzo visto ieri potrebbe essere definito un “rimbalzo del gatto morto”, a conferma del calo dell’interesse degli investitori nel barile – spiega Carlo Alberto De Casa, capo analista di ActivTrades -. Il rimbalzo delle prime ore di trading della settimana è svanito rapidamente e il crude ha registrato la sua 11esima sessione negativa di fila”. “Il declino – conclude De Casa nella sua analisi giornaliera sul greggio – ha confermato il forte scenario ribassista delle ultime due settimane mentre gli investitori non sembrano più preoccuparsi della scarsità dell’offerta”.