Petrolio: quotazioni prendono fiato dopo la corsa di venerdì
Avvio di settimana con il segno meno per il Brent che all’ICE passa di mano a 62,36 dollari il barile, -0,59% rispetto al dato precedente. Venerdì i prezzi sono saliti del 2,22% in scia delle dichiarazioni rese dal Ministro dell’energia Saudita, Khalid Al-Falih, secondo cui l’OPEC potrebbe annunciare un’estensione dei tagli all’output già in occasione del prossimo meeting, in calendario il 30 novembre.
Nonostante rappresentati russi abbiano più volte ribadito di voler attendere la naturale scadenza (marzo 2018) prima di rinnovare l’accordo, Al-Falih ha detto che Mosca, quando arriverà il momento, aderirà alla proposta di prolungare le misure di sostegno dei prezzi.
Sostanziale stabilità per il WTI, che al Nymex scambia a 56,65$ (+2,46% nell’ultima seduta della scorsa settimana). Al 17 novembre il totale delle trivellazioni negli Stati Uniti, secondo le statistiche elaborate da Baker Hughes, si è attestato a 915 unità, +8 rispetto alla rilevazione precedente.
Gli impianti misti e quelli di petrolio si sono rispettivamente confermati a 8 e 738 unità, quelli di gas sono saliti a 169.