Petrolio: proroga dell’accordo sul taglio dell’output continua a spingere i prezzi
Massimo da cinque mesi per le quotazioni del greggio, che all’ICE passa di mano a 56,69 dollari il barile, mezzo punto percentuale in più rispetto al dato precedente. Il future, alla quarta seduta consecutiva di guadagni, negli ultimi tre mesi ha segnato un incremento di oltre 10 dollari (+21,8%).
A spingere i prezzi sono le elevate probabilità che l’accordo tra i Paesi produttori (Opec e non) per ridurre l’output di 1,8 milioni di barili, sia prorogato oltre la scadenza del marzo 2018.
Negli ultimi mesi si sono moltiplicati gli inviti ad innalzare il tasso di “compliance” e ad includere quei Paesi finora esentati. “Tutti i membri dovrebbero impegnarsi al 100% e dovrebbero aderire anche Nigeria e della Libia”, ha detto il Ministro del petrolio iraniano, Bijan Zanganeh.