Petrolio, prezzi vicini a record quattro settimane. L’assist arriva dall’Arabia Saudita
Prezzi del petrolio deboli, ma vicini al massimo in quattro settimane, dopo l’impegno rinnovato dell’Arabia Saudita a porre fine all’eccesso di offerta. Il contratto WTI Crude scambiato a New York cede -0,29%, a $52,32, mentre il Brent Crude sale dello 0,10%, a $58,39.
Focus sulle dichiarazioni del ministro dell’Energia saudita Khalid al-Falih, che ha affermato che il focus rimane sulla necessità di ridurre le scorte di petrolio nei paesi avanzati attorno alla media degli ultimi cinque anni.
In occasione dell’evento Future Investment Initiative, che si è svolto a Riyadh, in Arabia Saudita, il ministro ha anche affermato di ritenere che la domanda globale di energia salirà del 45% entro il 2050, a causa della crescita della popolazione e per il miglioramento del tenore di vita.
A suo avviso, “il petrolio, il gas naturale e il carbone continueranno a incidere sull’offerta di energia, entro il 2050, per circa il 75%”.