Petrolio, prezzi in calo: Brent a -1,42%, WTI scende dell’1,59%
Si muovono al ribasso i future sugli indici petroliferi penalizzati dalle aspettative degli analisti di tassi di interesse statunitensi più alti ancora a lungo, a fronte di una inflazione persistente, che deprimeranno la domanda dei consumatori e dell’industria.
Il Brent scivola dell’1,42% a 82,51 dollari il barile mentre il West Texas intermediate (WTI) cala dell’1,59% a 78,03 dollari. Funzionari della Federal Reserve statunitense hanno detto che attenderanno ulteriori segnali di rallentamento dell’inflazione prima di prendere in considerazione tagli dei tassi di interesse.
La Fed ritiene “incoraggianti” i dati che indicano un raffreddamento delle pressioni inflazionistiche, ma “è ancora troppo presto per affermare che il processo disinflazionistico è duraturo”: è quanto ha affermato il vicepresidente della Fed Philip Jefferson, intervenendo ad un evento a New York, e confermato anche da altri esponenti della banca centrale USA. Questo implica che il primo taglio dei tassi potrebbe slittare a settembre e che quest’anno ve ne saranno al massimo due.