Petrolio giù, sconta dati Opec. Per WTI trimestre migliore dal 2016, Brent +20% a luglio-settembre
Petrolio sotto pressione, con il contratto WTI scambiato a New York che si attesta poco al di sopra dei $51,53 al barile, dopo aver concluso il trimestre agosto-settembre riportando il guadagno più sostenuto dal secondo trimestre del 2016.
La carrellata di rialzi su base settimanale è stata inoltre la più duratura da gennaio.
Giù oggi anche il contratto Brent con scadenza a dicembre, dopo il balzo che il contratto con scadenza a novembre ha segnato nel terzo trimestre: un rally del 20% circa, il più forte in cinque trimestri. E’ stato il miglior terzo trimestre dal 2004.
A un valore superiore a $57, massimo in oltre due anni, il Brent ha messo a segno il quinto guadagno settimanale consecutivo.
Si è trattato del mercato toro, per il Brent, più lungo su base settimanale dal giugno del 2016.
scontando i dati dell’Opec, da cui risulta che lo scorso mese la produzione di petrolio è cresciuta su base globale di 50.000 barili al giorno, sulla scia dell’incremento delle esportazioni dell’Iraq e della produzione in Libia.
Alle 10.30 ora italiana, il contratto WTI Crude cede lo 0,31%, a $51,51, mentre il Brent cede -0,30% a $56,62.