Petrolio: due i fattori che sono tornati a penalizzare i prezzi
Torna il segno meno sulle quotazioni del greggio. Dopo tre sedute in territorio positivo, che hanno permesso al future sul Brent con consegna settembre di salire di oltre un dollaro, oggi il derivato perde 27 centesimi e passa di mano a 47,47 dollari il barile (-0,57%).
Indicazioni ribassiste arrivano dall’ultimo resoconto diffuso dall’International Energy Agency (IEA). “Una maggiore produzione da parte dei membri (dell’Opec, ndr), a giugno ha portato il tasso di ‘compliance’ al 78%, il dato minore registrato nei primi sei mesi dell’accordo”, rileva l’IEA. A maggio, la compliance era al 95%.
A questo si aggiunge il ritorno della produzione di Libia e Nigeria, salita negli ultimi mesi di oltre 700 mila barili giornalieri. “Per gli altri membri dell’Opec, che hanno raggiunto un accordo per ridurre l’output di 1,2 milioni giornalieri, è frustrante vedere i propri sforzi diluiti di quasi due terzi”.