Petrolio, ancora debolezza: Wti sotto 90$ al barile. Mercato alle prese con incertezza domanda e offerta
Prosegue la debolezza del petrolio, con le quotazioni in calo per il Brent che viaggia sotto i 96 dollari al barile e il Wti che si muove sotto la soglia dei 90 dollari al barile. ” Il mercato petrolifero è cambiato nelle ultime settimane. Due settimane fa il sentiment era piuttosto negativo, dati i continui timori sulla domanda. Un sentiment che sembra essersi solo intensificato, con il Brent che la scorsa settimana ha scambiato a un minimo di $92,78 al barile, i livelli più bassi da febbraio e l’invasione russa dell’Ucraina”, ricordano da ING sottolineando che dal lato dell’offerta, ci sono diversi fattori da valutare. Uno è la Libia che sembra mostrare una ripresa della produzione dopo mesi di interruzioni. Inoltre, potrebbe esserci anche una svolta nei colloqui sul nucleare iraniano.
E di fatto c’è ancora molta incertezza, con lo stop dei flussi di petrolio lungo la rotta meridionale dell’oleodotto Druzhba. Questo tratto rifornisce Slovacchia, Ungheria e Repubblica Ceca, con flussi che transitano attraverso l’Ucraina. I flussi lungo il percorso settentrionale del gasdotto, che rifornisce Polonia e Germania, rimangono inalterati. L’operatore del gasdotto ceco prevede che i flussi lungo la rotta meridionale riprenderanno nei prossimi giorni, il che ha supportato un po’ il mercato. “Chiaramente c’è incertezza su questo e il mercato attende con ansia la conferma di una ripartenza dei flussi”, sottolineano da ING che si soffermano sul lato della domanda, con il crescente rischio di una recessione che ha pesato sulle prospettive dell’oro nero.
“Quello che appare chiaro è che il mercato petrolifero è ancora alle prese con l’incertezza della domanda e dell’offerta e, di conseguenza, sta lottando per trovare una direzione convincente. Questa incertezza, unita al calo dei volumi scambiati nei mesi estivi, fa sì che i prezzi rimangano piuttosto volatili”, commentano gli esperti di commodity della banca olandese.