Parla Fiorentino (Carige): resto con chi crede in piano Bce, zero linee di credito a Parnasi
Paolo Fiorentino, ad di Banca Carige, rompe il silenzio dopo le ultime settimane turbolente che hanno portato alle dimissioni di 4 consiglieri, tra cui quelle del presidente Tesauro e Malacalza che hanno posto l’accento sulle divergenze proprio con la gestione Fiorentino.
“Non intendo rimanere alla guida di Banca Carige a tutti i costi. Resterò se ci saranno le condizioni per portare avanti il piano di rilancio concordato con la Vigilanza della Bce, che punta a un’aggregazione in tempi ragionevoli con un’altra banca”, rimarca Fiorentino in un’intervista concessa al Sole 24 Ore. “La mia permanenza – aggiunge l’ad – dipenderà anche dalla compagine azionaria. Non so se qualcuno intende presentarmi nella lista dei prossimi amministratori, ma non mi sembra questa oggi la priorità della banca”.
Fiorentino è intervenuto anche su presunte linee di credito tra Parnasi e Carige, con esposizione creditizia nulla sia verso di lui sia verso società controllate o collegate a Parnasi. E nessuna consulenza è stata data a Lanzalone.