Ottava da dimenticare per Saipem, -15% in scia a crollo petrolio. Volatilità destinata a continuare
Ennesima seduta in profondo rosso per Saipem che ha ceduto il 2,92 per cento a 3,495 euro. Saipem risulta il titolo del Ftse Mib con le peggiori performance su base settimanale e mensile, con ribassi rispettivamente del 15,5% e del 26%. Tra i peggiori anche Eni, scesa di quasi il 6% nelle ultime 5 sedute. A pesare è l’ennesimo tonfo del prezzo del petrolio sulla prospettiva di tagli della produzione da parte dell’Opec per ovviare all’eccesso di offerta. “Al calo della domanda mondiale e ai timori di un rallentamento della crescita cinese, si sono accompagnate l’ulteriore rialzo dei livelli di output da parte degli Stati Uniti (favorevoli ad un prezzo basso che spinga la crescita) e dell’Arabia Saudita”, argomenta Vincenzo Longo, market strategist di IG.
Focus è tutto a cosa si deciderà nel meeting Opec di Vienna tra i principali produttori di petrolio.
“Il settore ha confermato una correlazione perfetta con il greggio. Pertanto ci aspettiamo che possa rimanere volatile nelle prossime settimane – aggiunge Longo – fino all’appuntamento OPEC. Il prezzo del greggio ha raggiunto ormai delle soglie chiave, su cui potrebbe tentare di reagire. Se i Paesi OPEC e non dovessero tagliare la produzione di 800.000-1.000.000 di barili, il mercato potrebbe anche rimbalzare fino a fine anno”.