Oro si conferma a 1.300 dollari, nuove strette minacciano i prezzi
Nuova seduta di consolidamento per le quotazioni dell’oro, che si conferma sopra quota 1.300 dollari l’oncia. L’attesa di un prossimo rialzo dei tassi nel meeting della banca centrale statunitense in calendario la prossima settimana, stando al CME FedWatch Tool una stretta è attesa dal 93,8% degli operatori, non depone a favore dei prezzi visto che il metallo giallo non corrisponde un rendimento.
“Al momento l’unico fattore che sostiene i prezzi è rappresentato dalla guerra commerciale globale”, rileva Naeem Aslam, analista di Think Markets.
Secondo le statistiche diffuse dal World Gold Council, a maggio gli Etf con sottostante l’oro hanno incrementato il metallo fisico detenuto di 15 tonnellate a 2.484 tonnellate. A livello geografico, è stato registrato un calo in Nord America (-30 tonnellate) e segni più in Europa (+26) e Asia (+21, -2 tonnellate per le atre regioni).
Al momento, al Comex, un’oncia d’oro con consegna agosto passa di mano a 1.304,9 dollari, lo 0,21% in più rispetto al dato precedente.