Oro: prezzi sotto quota 1.250 dollari in attesa della Fed
Terza seduta consecutiva con il segno meno per le quotazioni dell’oro, in calo dello 0,36% a 1.247,7 dollari l’oncia, in attesa del responso della due giorni di riunioni della Federal Reserve. Scontata la conferma del costo del denaro nel range 1-1,25%, gli operatori mirano a raccogliere indicazioni su quando inizierà la riduzione dei reinvestimenti.
Indicazioni restrittive sono destinate a spingere al rialzo il metallo giallo, mentre qualsiasi segnale che faccia pensare a un rinvio della normalizzazione monetaria potrebbe far tornare gli acquisti su quello che è da sempre considerato il bene rifugio per eccellenza.
“Principalmente, è l’appetito per il rischio che penalizza I prezzi. L’azionario statunitense ha chiuso a livelli da record, i bond sono scesi, i rendimenti hanno segnato un forte rialzo: si tratta degli ingredienti per prezzi dell’oro in calo”, ha detto Carsten Fritsch di Commerzbank.
“Per ora l’azionario sembrerebbe immune dall’incertezza sull’outlook economico e dalle turbolenze in arrivo da Washington”, continua Fritsch.