Opec: con taglio di 1,2 milioni di barili al giorno il Brent tornerà a 70 dollari (analisti)
Oggi parte il meeting dell’Opec che potrebbe decidere di tagliare la produzione di petrolio ed evitare così un crollo dei prezzi. Le indiscrezioni parlano di un possibile taglio dell’output nell’ordine del milione di barili al giorno per almeno sei mesi.
Il messaggio dopo il vertice del G-20 in Argentina è stato abbastanza chiaro: la Russia ha voluto continuare la sua cooperazione con l’Arabia Saudita fino al 2019, ponendo le basi per i tagli alla produzione che saranno annunciati alla riunione dell’Opec che aprirà oggi i lavori e si concluderà domani. Lo si legge in un report di Warren Patterson, Commodities Strategist di ING.
L’altra grande incognita è come il Presidente Usa Trump reagirà a qualsiasi taglio della produzione. “Mentre crediamo che Trump sarà riluttante a peggiorare la situazione, è probabile che i sauditi scelgano con molta attenzione la formulazione di qualsiasi dichiarazione riguardo ai tagli” sostiene l’analista di ING.
“Riteniamo che l’Opec e la Russia dovranno mettersi d’accordo per un taglio di circa 1,2 milioni di barili al giorno per i primi sei mesi del prossimo anno. Una riduzione di queste dimensioni dovrebbe lasciare il mercato in equilibrio nel 2019” spiega Patterson, sottolineando che, in questo caso, “il Brent dovrebbe tornare a 70 dollari al barile nel breve termine”.
“Crediamo che tutto ciò che è al di sotto di un taglio di 1 milioni di barili al giorno sarà considerato ribassista dal mercato, in quanto questo lascia ancora il mercato con un surplus abbastanza consistente anche nel primo semestre 2019, anche considerando i tagli annunciati dal Canada” conclude l’analista di ING.