Nuova fiammata del petrolio dopo rumor Saudi Aramco e notizie su ordine Pentagono
Quotazioni petrolio ancora ostaggio delle notizie che riguardano le due maxi raffinerie di Saudi Aramco, vittime di attacchi, lo scorso 14 settembre, che hanno costretto il colosso a interrompere gran parte della sua produzione di petrolio crude.
Il Wall Street Journal ha riportato nelle ultime ore che le riparazioni ai danni subìti dalle raffinerie potrebbero richiedere più tempo di quanto il gigante statale preveda.
Il Nikkei Asian Review ha riportato inoltre indiscrezioni secondo cui Aramco avrebbe informato la società giapponese di raffinerie JXTG sulla possibilità che vengano apportati cambiamenti alle consegne.
La notizia ha sollevato ulteriori dubbi sulla capacità di Aramco di fornire petrolio crude.
I contratti sul Brent sono così saliti durante le contrattazioni asiatiche fino a + 1,28% a $65,10 al barile; rialzi anche per i futures sul crude WTI, che hanno guadagnato l’1,19%, a $58,78 al barile.
Tra l’altro, il Pentagono ha ordinato l’invio di altri militari nella regione del Golfo, al fine di rafforzare le difese aeree e missilistiche dell’Arabia Saudita a seguito degli attacchi contro Saudi Aramco. Il segretario di Stato americano Mike Pompeo ha precisato che il dispiegamento di nuove unità è a scopo “deterrente e di difesa”, e che Washington intende evitare la guerra contro l’Iran.