Non solo UBI, a Piazza Affari giornata da record per Poste. Bper affonda a -10%
Piazza Affari schiva le vendite anche oggi grazie alla mossa a sorpresa di Intesa Sanpaolo che ha aperto il risiko bancario mettendo nel mirino UBI Banca che è balzata oggi del 23,5% a 4,313 euro. Il Ftse Mib ha così aggiornato i massimi pluriennali a 25.223 punti (+0,41%), in controtendenza rispetto alle altre borse che pagano il warning lanciato da Apple sui suoi risultati relativi al primo trimestre del 2020, a causa dell’impatto del coronavirus. Ieri sera il colosso di Cupertino ha fatto sapere che la ripresa della produzione nelle sue linee di assemblaggio in Cina è stato più lento del previsto e che quindi diventa difficile ora raggiungere il suo obiettivo di fatturato per il trimestre gennaio-marzo.
Oltre all’exploit di UBI (+26% a 4,41 euro) si segnala il rally di +2,36% di Intesa Sanpaolo che nell’Ops proposta a UBI prevede l’offerta di 17 azioni proprie ogni 10 azioni di Ubi. Intesa Sanpaolo prevede sinergie annue ante imposte pari a 730 milioni di euro a regime, 680 milioni entro il 2023 e ulteriori 50 milioni entro il 2024, di cui 510 milioni da costi (pari a circa il 5% dei costi pro-forma 2019 del Gruppo risultante dall’operazione) e, tenendo conto delle dissinergie, 220 milioni da ricavi (pari a circa l’1% dei ricavi pro-forma 2019 del Gruppo risultante dall’operazione). L’utile netto del Gruppo risultante dall’operazione è visto superiore a 6 miliardi di euro dal 2022. Tra le altre banche rialzi consistenti per Banco BPM (+4,78%) che era arrivata anche a salire di oltre il 12%. Tracollo invece per Bper (-10,8%) che nell’ambito dell’operazione Intesa-UBI rileverà 400-500 filiali dell’entità derivante dalla maxi operazione Intesa-UBI. L’operazione sarà finanziata da Bper con un aumento di capitale di un miliardo, pari al 40% della market cap. L’amministratore delegato di Bper, Alessandro Vandelli, ha precisato che la porzione di aumento di capitale per rilevare gli sportelli di Intesa-Ubi potrebbe aggirarsi tra i 750 e gli 800 milioni di euro.
L’effetto Apple si abbatte oggi su STMicroelectronics (-1,2%). Apple è il principale cliente di STM con un peso stimato sul fatturato di circa il 15%.
Infine si segnala la risalita sui massimi storici a Piazza Affari per il titolo Poste Italiane (+3,7% a 11,34 euro). A trainare le azioni la promozione di JP Morgan che conferma la raccomandazione overweight e il target price a 12,60 euro. Buone le indicazioni che gli analisti si attendono dai risultati del quarto trimestre ed esercizio 2019 ipotizzando spazi per migliorare la guidance e per aumentare il dividendo.