Nielsen: raccolta pubblicitaria flat a marzo, in flessione di circa 4,2 milioni di euro
Chiusura flat nel mese di marzo per il mercato degli investimenti pubblicitari in Italia dove la raccolta trimestrale segna -0,2% in calo di circa 4,2 miliardi di euro. Al netto della raccolta web, la stima Nielsen sul search, social, classified (annunci sponsorizzati) e dei cosiddetti “Over The Top” (OTT), l’andamento nel periodo gennaio – marzo si attesta a -3,5%. Relativamente ai singoli mezzi, la TV cala nel singolo mese del -1,2% e chiude il trimestre a -2,7%. Ancora in negativo i quotidiani, che a marzo perdono il -10,7%, consolidando il periodo cumulato gennaio-marzo a -12,2%, così stesso andamento per i periodici, sia nel singolo mese che per il trimestre, con cali rispettivamente del -18,7% e -13,1%. In crescita a marzo la radio che tocca +0,8% e chiude il trimestre in parità (0,4%).La raccolta dell’intero universo del web advertising nel primo trimestre dell’anno chiude in positivo a +8,7% (+3% se si considera il solo perimetro Fcp AssoInternet).
In crescita il cinema che tocca +20,8%, mentre il segno è leggermente negativo per GoTv (-0,2%) transit (-0,3%). Sempre in negativo l’outdoor (-7,2%). “La recente pubblicazione dei dati provvisori di crescita del PIL del primo trimestre segna l’uscita tecnica dalla recessione con una crescita tendenziale del +0,1%” – spiega Alberto Dal Sasso, AIS Managing Director di Nielsen. “Si tratta di una crescita flebile, dovuta al saldo import-export e non alla dimensione dei consumi, a cui si lega l’andamento del mercato pubblicitario, che per il primo trimestre consolidato dell’anno prosegue la sua crescita zero”. “La crescita zero del mercato pubblicitario è la risultante di un andamento estremamente polarizzato dei settori, con crescite importanti in valore assoluto di finanza, tempo libero e farmaceutico e una significativa frenata di automobili, telecomunicazioni e abitazione, per citarne altri. Il risultato dei prossimi mesi sarà fortemente influenzato dalle performance di quei mercati che nella prima parte dell’anno non hanno mostrato dinamismo: un primo segno positivo viene dalla crescita delle immatricolazioni delle auto nel mese di aprile (+1,5%) dopo tre mesi in negativo, così come dalle previsioni di crescita del 2% del mercato delle abitazioni. In ogni caso, sarà un anno segnato da crescite flebili, la cui dimensione sarà da valutare anche in funzione dei segnali derivanti dai singoli mercati” conclude Dal Sasso.