News Notizie Notizie Italia Nadef, Istat: Outlook sfavorevole emerso da dati macro. Occhio a impatti positivi eco-industrie

Nadef, Istat: Outlook sfavorevole emerso da dati macro. Occhio a impatti positivi eco-industrie

8 Ottobre 2019 11:40

“In Italia, le prospettive per i prossimi mesi sembrano orientate a una sostanziale persistenza dell’attuale fase di debolezza del ciclo economico”. Così il presidente dell’Istat, Gian Carlo Blangiardo, in audizione in Parlamento sul Def.

“Nel corso della prima metà del 2019 gli indici di diffusione – che misurano la percentuale di settori in crescita rispetto al totale – si sono mantenuti al di sotto del 50%, sia nell’industria che nei servizi, tuttavia le prime indicazioni per il terzo trimestre del settore manifatturiero segnalano un miglioramento. Nei mesi più recenti è proseguito il peggioramento del clima di fiducia delle imprese”.

“Nel settore manifatturiero, a settembre si è rilevato un peggioramento sia dei giudizi sugli ordini che delle attese sulla produzione, mentre quelli sulle scorte di magazzino sono rimasti stabili. Segnali relativamente positivi giungono invece dal clima di fiducia delle famiglie, che a settembre ha segnato una lieve risalita, grazie al miglioramento della valutazione delle prospettive future. Gli ultimi dati riferiti all’indicatore anticipatore confermano, complessivamente, il profilo sfavorevole emerso nei mesi precedenti”, ha detto ancora il numero uno dell’Istat.

Messo in rilievo l’impatto positivo che il Green New Deal avrebbe sulla crescita italiana.

La Nadef, ha fatto notare l’istituto di statistica,”richiama in più punti la necessità di una crescita inclusiva e sostenibile, con espliciti riferimenti all’Agenda 2030 18 dell’Onu per lo sviluppo sostenibile, e a un Green New Deal che possa essere un volano per un’economia più dinamica”.

Nella sua audizione al Parlamento sul Nadef, il numero uno dell’Istat Gian Carlo Blangiardo ha fatto notare, a tal proposito, che “il valore aggiunto delle “ecoindustrie”, ossia attività economiche la cui finalità principale è la protezione dell’ambiente o la gestione delle risorse naturali, è stato pari a 36 miliardi di euro e al 2,3% del Pil, con una tendenza alla crescita superiore a quella media dell’economia”.

I dati “mostrano la presenza di un premio per la sostenibilità in termini di produttività del lavoro per le imprese più orientate alla sostenibilità che può arrivare anche al 15%”.