NaDef: economia italiana soggetta a forti rischi nel medio termine (Upb)
Lo scenario macroeconomico di medio termine dell’economia italiana appare soggetto a forti rischi, prevalentemente orientati al ribasso, in larga misura di matrice internazionale e finanziaria. A dirlo l’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb) che ha validato le previsioni tendenziali per il 2019 e il 2020 del Mef dello scorso 19 settembre, pur sottolineando “la presenza di significativi fattori di rischio sulla crescita reale del Pil”. L’Upb, aggiunge, che le previsioni del Tesoro per gli anni 2021-22 (non oggetto di validazione) “appaiono lievemente ottimistiche rispetto all’intervallo accettabile delle stime allo stato delle informazioni disponibili”.
Commentando i rischi della previsioni, l’Upb sottolinea che sono “tutti riconducibili, più o meno direttamente, all’incertezza delle politiche economiche, che appare attualmente su valori prossimi ai massimi storici”.
L’Ufficio parlamentare di bilancio vede poi il rischio di un forte peggioramento del contesto internazionale. “La domanda estera per l’Italia ipotizzata nel quadro macroeconomico della Nadef potrebbe risultare nei prossimi anni sovrastimata – suggerisce la nota -. I possibili scenari avversi sono molteplici. La guerra commerciale globale, in atto tra la Cina e gli Stati Uniti, sembra proseguire e si attende che entro la fine dell’anno i dazi vengano rafforzati. Già oggi si manifestano i primi effetti sui paesi esportatori, inclusa la Germania, per la quale vi sono alcune attese di recessione”.