Mps raggiunge accordo su 3.500 uscite e nuove assunzioni. Fabi: ‘gettate le basi per un ricambio generazionale’
Mps ha raggiunto un accordo sul piano industriale con la Fabi e le altre organizzazioni sindacali. Firmato oggi, l’accordo stabilisce il piano per l’uscita, entro il 30 novembre, di 3.500 lavoratrici e lavoratori attraverso il Fondo di solidarietà, da gestire con prepensionamenti, su base volontaria, fino a sette anni.
Con lo stesso accordo, inoltre, sono stati delineati i presupposti per un prossimo ricambio generazionale: nel dettaglio, a fronte delle uscite, l’accordo stabilisce che i sindacati e i vertici del Monte dei Paschi di Siena si incontreranno per definire, nell’arco del piano industriale, un programma di assunzioni con un rapporto di 1 ingresso ogni 2 uscite. Per le uscite è stato definito un incentivo pari all’80% della retribuzione ordinaria netta parametrata su base annua o dell’85% qualora la retribuzione ordinaria netta mensile sia inferiore a 2.850 euro.
Così il segretario nazionale e amministrativo Fabi e coordinatore Fabi nel gruppo Monte dei Paschi di Siena, Franco Casini in merito all’accordo firmato oggi:
“L’accordo di oggi, sul quale vigileremo costantemente affinché sia rispettato ogni argomento, rappresenta un’ulteriore conferma dell’alto senso di responsabilità che caratterizza sia le organizzazioni sindacali sia le lavoratrici e i lavoratori di Mps. A fronte delle uscite, chiaramente tutte su base volontaria, abbiamo ottenuto, in un contesto non semplice, un grande risultato: sono state gettate le basi, infatti, per un ricambio generazionale, che porterà la banca ad assumere giovani. Auspichiamo che l’azionista e la banca confermino la volontà di preservare l’autonomia di Mps e di salvaguardarne il marchio, un asset preziosissimo che in passato è stato calpestato e danneggiato da gestioni dissennate ed è stato preservato, invece, solo grazie ai sacrifici, all’abnegazione e alla determinazione delle lavoratrici e dei lavoratori del Montepaschi. Questo accordo deve rappresentare un nuovo inizio, per la clientela e per i territori e, soprattutto, per le lavoratrici e per i lavoratori che da oltre 10 anni stanno facendo sacrifici ineguagliabili nell’interesse di tutti. Si deve voltare pagina definitivamente e, per questo, noi siamo pronti a collaborare con il vertice della banca, nel rispetto dei ruoli, sulla base di relazioni sindacali leali e costruttive”.