Mps: a rischio obiettivi del piano, nuovi tagli al personale e sportelli? Determinante lo spread
“Tagli a personale e sportelli. I nuovi fantasmi di Montepaschi”. Così titola l’articolo che il quotidiano La Stampa dedica oggi all’istituto senese, da poco richiamato dalla Bce sull’annosa questione della copertura dei crediti deteriorati, gli NPL.
La Stampa sottolinea come il rischio di nuovi tagli potrebbe diventare realtà nel caso in cui l’istituto non riuscisse a centrare gli obiettivi del piano di ristrutturazione che è stato approvato dalla Commissione europea, dopo le lunghe trattative tra il governo, la banca e Bruxelles. Piano che ha consentito l’ok della Commissione alla ricapitalizzazione precauzionale dell’istituto da parte dello Stato, che ora detiene due terzi del capitale della banca.
Il punto è che gli obiettivi del piano si basano su alcune stime macroeconomiche che potrebbero essere difficili da centrare, soprattutto nell’attuale contesto di rallentamento dell’economia.
“Eccoli – scrive La Stampa – crescita all’1% nel 2018 e allo 0,9% nel 2019, inflazione che si avvicina lentamente all’obiettivo del 2%, tassi di rifinanziamento Bce ancora piatti per l’anno in corso. E soprattutto uno spread (150 punti base per lo scorso anno e 143 per il 2019), che a oggi appare molto lontano”.
Se in qualche modo le stime per il 2018 sono state sfiorate, quelle del 2019 appaiono al momento più da “Mission Impossible”.
La Stampa fa notare, infatti, che lo scenario “è assai più incerto per il 2019, con i forti timori di recessione globale e le incertezze sull’economia italiana”.
“Di certo – continua l’articolo – non sarà allineato lo spread (e questo anche per il 2018), che è stato per buona parte dell’anno, da maggio in avanti, nell’area dei 300 punti base – il doppio di quanto previsto nel piano – e adesso viaggia sopra i 260 punti. Mentre il dato di 143 per l’anno in corso viene giudicato ‘irrealistico’ al momento dagli analisti”.
“Proprio lo spread secondo il quotidiano giocherà un ruolo decisivo nel possibile successo o insuccesso del piano di MPS, “dato l’impatto sul conto economico e sul patrimonio delle sue oscillazioni”.