Moscovici: deficit Francia oltre 3%? Le regole lo consentono, in quanto deviazione limitata e eccezionale
Preoccupato per il rischio che la sua Francia finisca per essere colpita da una procedura di infrazione per deficit eccessivo? Il commissario Ue agli Affari economici e monetari Pierre Moscovici, intervistato dalla radio francese Rtl, si dice fiducioso sul fatto che non ci sarà nessuna procedura contro Parigi, pur essendo costretto ad ammettere che l’anno prossimo la Francia “sarà l’unico Paese con un disavanzo sopra il 3 per cento del Pil”.
“Le regole – precisa il Commissario – nel suo caso comunque lo consentono, visto che la deviazione è “limitata, eccezionale e temporanea”.
Sul paragone tra la Francia e l’Italia, Moscovici parla di “grandi differenze”, visto che “la Francia fa fronte a una emergenza sociale, a misure eccezionali su un anno con uno sforamento temporaneo, che è autorizzato dalle regole”, mentre “sull’Italia c’è una politica di rilancio su 3 anni”.
Il caso Francia è stato sollevato soprattutto in Italia dopo che il presidente Emmanuel Macron, a seguito delle proteste dei Gilet Gialli, ha proposto nuove misure sociali ai francesi, tra cui l’aumento del salario minimo e il taglio di alcune tasse, per placare la rabbia del popolo.
Peccato però che, secondo Les Echos, tali misure potrebbero far schizzare il rapporto deficit-Pil della Francia anche oltre il 3,6%: uno sforamento inammissibile per l’Italia, a cui l’Ue ha chiesto di far scendere il deficit-Pil (nominale) fino all’1,95%.