Mise presenta il Fondo Nazionale Innovazione: Venture Capital per imprese innovative
Presentato a Torino da parte del Ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro Luigi Di Maio il Fondo Nazionale Innovazione e tutte le iniziative sul mondo del venture capital.
Il Fondo Nazionale Innovazione è un soggetto multifondo che opera esclusivamente attraverso metodologie di cd Venture Capital, lo strumento finanziario elettivo per investimenti diretti o indiretti allo scopo di acquisire minoranze qualificate del capitale di startup, scaleup e PMI innovative. Gli investimenti sono effettuati dai singoli Fondi del FNI in modo selettivo, in conformità con le migliori pratiche del settore, in funzione della capacità di generare impatto e valore sia per l’investimento sia per l’economia nazionale.
Il Fondo ha una dotazione finanziaria di partenza, prevista nella Legge di Bilancio 2019, di circa 1 miliardo di euro e verrà gestito dalla Cassa Depositi e Prestiti, attraverso una cabina di regia che ha l’obiettivo di riunire e moltiplicare risorse pubbliche e private dedicate al tema strategico dell’innovazione.
Strumento operativo di intervento del Fondo Nazionale è il Venture Capital, ovvero investimenti diretti e indiretti in minoranze qualificate nel capitale di imprese innovative con Fondi generalisti, verticali o Fondi di Fondi, a supporto di startup, scaleup e PMI innovative. Per difendere l’interesse nazionale contrastando la costante cessione e dispersione di talenti, proprietà intellettuale e altri asset strategici che nella migliore delle ipotesi vengono “svendute” all’estero con una perdita secca per il sistema Paese.
L’impatto complessivo del FNI sul sistema dell’innovazione italiano – si legge nella nota – può essere decisivo. Insieme alla crescita naturale del mercato privato e grazie all’attrazione di nuovi investitori sia nazionali sia internazionali, può rendere l’Italia uno dei paesi più competitivi in Europa in appena due anni. Allo stesso tempo la natura specifica dell’intervento e degli strumenti (FVC) può aiutare il Paese a riprendere, dopo oltre venti anni, la strada della crescita. Fare dell’Italia una “smart nation” non è ovviamente soltanto un obiettivo finanziario, ma un obiettivo politico, civile e culturale.