Mise: i tavoli di crisi sono centocinquanta (La Stampa)
Sommersi dalle critiche al Mise dall’altra settimana si son messi a convocare tavoli di crisi a raffica. E’ quanto si legge in un articolo pubblicato oggi su “La Stampa”, che ripercorre gli ultimi casi. In un colpo solo l’altro venerdì son partite ben otto convocazioni in una volta sola: innanzitutto per Whirlpool, e poi per Ast Terni, Iveco Defence (dove 750 dipendenti sono in cig dal 2016), Csp (500 dipendenti a rischio nel settore informatico), Semitec (installazione di impianti di telefonia mobile con 700 occupati tra Umbria e resto d’Italia), la Blutec di Termini Imerese, Sider Alloys Italia (l’ex Alcoa di Porto Vesme) e Abb a sia volta alle prese con chiusure di reparti e tagli. Tempo tre giorni ed alla lista si aggiungono Treofan (società campana che produce film in polipropilene finita al gruppo indiano Jindal), Auchan-Sma e Jp Industries. “Insomma un mix esplosivo fatto di vertenze vecchie e meno vecchie, crisi che si trascinano da anni, imprese dismesse o cedute, ristrutturazioni infinite e nuove emergenze”, spiega il quotidiano di Torino.