Minute Fed: timori su aumento significativo probabilità recessione Usa
Diversi funzionari (del Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed), hanno citato l’inflazione nel giustificare il desiderio di procedere a un altro taglio dei tassi, in occasione della riunione di settembre. E’ quanto si legge nelle minute del Fomc, relative alla riunione del 17-18 settembre, in cui Powell & Co hanno preso la decisione di procedere a un secondo taglio dei tassi, dopo quello di luglio, pari a 25 punti base, al range compreso tra l’1,75% e il 2%.
Dalle minute emerge che i banchieri hanno manifestato preoccupazioni sull'”aumento significativo” delle probabilità di una recessione negli Stati Uniti, a causa del rallentamento della crescita globale e alle conseguenze dell’escalation delle tensioni commerciali e geopolitiche.
Il Fomc si è mostrato tuttavia diviso nella decisione di tagliare i tassi, con sette favorevoli e tre contrari. Nelle minute si legge che, nel corso della riunione, è emerso “un quadro più chiaro sulla debolezza degli investimenti e delle esportazioni”. Qualche esponente del Fomc ha rilevato tuttavia che i “mercati starebbero prezzando ulteriori mosse di politica monetaria accomodante in misura maggiore rispetto a quanto sarebbe appropriato, e che sarebbe opportuno se le aspettative venissero allineate in modo migliore”.
In ogni caso, “i dati sull’economia (Usa) in generale e sul mercato del lavoro rimangono solidi”.