Messina (Intesa Sanpaolo): ‘debito Italia non può essere aumentato, Europa ha fatto molto per noi. Facciamo la nostra parte’
Carlo Messina, amministratore delegato di Intesa SanPaolo, torna a parlare di debito pubblico, mettendo stavolta in evidenza i limiti degli aiuti che possono arrivare dall’Europa e, in generale, degli aiuti pubblici. In un contesto in cui infuria la crisi energetica, in cui i problemi degli italiani (e degli europei) portano i nomi di #carobollette e #caroenergia, il ceo di Intesa Sanpaolo, parlando all’assemblea dell’Unione industriali di Torino, ricorda che “l’Europa ha fatto molto per noi”. Lo ha fatto “con il Next generation Eu, e lo ha fatto perchè l’Italia è essenziale in Europa e lo è per la Germania, i nostri due Paesi hanno rapporti inscindibili”.
Detto questo, un eventuale aiuto che arriverà dall’Europa, ha avvertito Carlo Messina, “non sarà di un importo tale da gestire quello che sta accadendo”.
Insomma, ha continuato il numero uno di Intesa SanPaolo, “dobbiamo saper gestire questa situazione, non solo chiedendo al pubblico di intervenire, perchè il nostro debito pubblico non può essere aumentato”. Per Messina, un aiuto più che con l’erogazione di fondi potrebbe essere rappresentato dalle
“garanzie pubbliche”. Questo, in quanto “la garanzia non incide sul debito pubblico”, a tal proposito “esistono meccanismi già sperimentati durante il Covid”.
Il numero uno di Intesa ha parlato anche di Pnrr, affermandob che il piano “garantisce fondi che consentiranno al Paese a fine 2024 di tornare a crescere”.
Sul fatto che l’Italia debba fare la sua parte, il ceo ha sottolineato che questo “non è il momento delle rivendicazioni, è il momento di dimostrare che ognuno fa qualcosa”. E “dobbiamo continuare a investire perchè gli investimenti ci porteranno fuori da questa situazione”.