Mercatone Uno appesa a un filo. Corsa contro il tempo per la Cigs (Il Sole 24 Ore)
Il Sole 24 Ore parla del caso Mercatone uno, dopo che il tribunale di Milano ha deciso il fallimento della nuova proprietà, Shernon Holdings. Del caso si è discusso ieri in occasione di un incontro tra il vicepremier Luigi Di Maio, sindacati, curatore, commissari. Imperativo, mettere in campo “azioni urgenti per cercare di riaprire nel minor tempo possibile i 55 punti vendita del gruppo e ridare un futuro ai 1.800 dipendenti a casa da sabato scorso”.
Prende la parola anche il titolare della fallita Shernon Holding, Valdero Rigoni: «Adesso sono tutti bravi a criticare, pensano di fare di me il capro espiatorio di questa situazione, ma non mi è stato consentito di completare la capitalizzazione perché l’azienda bruciava cassa: la bruciava dal 2015 senza alcuno che recriminasse. E in questo contesto hanno fatto e faranno fuggire qualsiasi investitore interessato a Mercatone Uno».
A questo punto, si prevede che i tre commissari (Stefano Coen, Ermanno Sgaravato e Vincenzo Tassinari) – che lo scorso agosto vendettero Mercatone Uno a Shernon Holding – presentino una istanza al Tribunale di Bologna per chiedere la retrocessione dell’azienda e la riapertura dell’amministrazione straordinaria così da attivare quanto prima gli ammortizzatori sociali.
«Il secondo paletto fissato oggi (ieri per chi legge, ndr) – precisa il sottosegretario del Mise Giorgio Girgis Sorial, stando a quanto riporta Il Sole 24 Ore – è la necessità di tutelare i fornitori e i creditori, che incontreremo il prossimo 30 maggio in un tavolo tecnico, perché anche i crediti prededucibili non sono coperti da garanzie e bisognerà trovare strumenti di sostegno e garanzia per permettere loro di proseguire l’attività. Terzo punto – conclude – è attivarci per la copertura dei clienti di Mercatone Uno, altra parte lesa di questa vicenda, famiglie che hanno pagato o attivato finanziamenti, senza ricevere la merce».
Così il leader del M5S Luigi Di Maio: «Giovedì prossimo avremo il tavolo con creditori e fornitori. Obiettivo minimo da attuare subito è la Cigs per i lavoratori. Il tribunale di Bologna deve autorizzare la proroga della procedura di amministrazione straordinaria per riprendere l’esercizio provvisorio il prima possibile così da consentire il ricorso agli ammortizzatori sociali. Poi partirà la fase di reindustrializzazione per dare un futuro certo ai lavoratori. Ce la metteremo tutta lavorando collegialmente con le parti sociali e le Regioni».