Mercati in rialzo in attesa annuncio tassi Fed, l’outlook di Goldman. Borsa Hong Kong +2,4%, futures Usa positivi
Mercati azionari globali positivi nonostante la chiusura in rosso della vigilia di Wall Street, e in attesa dell’annuncio della Fed sui tassi, in calendario nella giornata di oggi.
Ieri il Dow Jones Industrial Average ha perso 79,75 punti, o -0,24%, a 32.653,20 punti, mentre lo S&P 500 ha ceduto lo 0,41% a 3.856,10. Il Nasdaq Composite è arretrato dello 0,89% a 10.890,8 punti.
La borsa di Hong Kong, sospesa dopo l’alert lanciato sull’arrivo di un ciclone, ha continuato a riportare un trend positivo con il ritorno alle contrattazioni, con un rialzo superiore a +2%; debole invece Seoul con un rialzo dello 0,07%, Sidney +0,14%, l’indice Nikkei della borsa di Tokyo piatto con una variazione pari a -0,06%, Shanghai +1,14%.
In premercato a Wall Street i futures sul Dow Jones salgono dello 0,10%, quelli sullo S&P 500 avanzano dello 0,17%, quelli sul Nasdaq segnano un progresso dello 0,25%.
Tornando al grande market mover di oggi, ovvero l’annuncio sui tassi della Fed di Jerome Powell, il quarto rialzo consecutivo dei tassi di 75 punti base è, di fatto, ampiamente scontato: dallo strumento CME FedWatch, emerge che i trader scommettono su una ennesima stretta monetaria di tre quarti di punto percentuale con una probabilità dell’80%.
Il rialzo dovrebbe portare i tassi dall’attuale range compreso tra il 3% e il 3,25% al nuovo range compreso tra il 3,75% e il 4%. La domanda che assedia trader e investitori è un’altra: fino a che livello i tassi Usa saranno alzati? Si diffonde la speranza che le prossime strette monetarie volte a sconfiggere l’inflazione saranno meno aggressive.
Negli ultimi giorni un outlook su ciò che farà la Fed di Jerome Powell è arrivato dagli economisti di Goldman Sachs guidati da Jan Hatzius: gli esperti prevedono un picco, per i tassi Usa, pari al 5%, dopo aver già rivisto al rialzo le stime su cosa annuncerà la banca centrale Usa dopodomani, prevedendo ora una stretta di 75 punti base.
Gli stessi hanno rivisto ulteriormente al rialzo, di 25 punti base, anche l’outlook sulle prossime strette monetarie: ora Goldman Sachs prevede così una stretta di 50 punti base a dicembre, di 25 punti base a febbraio, e di altri 25 punti base a marzo.