Mercati: da Fed e Bce messaggi opposti, scattano acquisti su Btp e Bund
Forti movimenti sui mercati dopo l’affondo della Bce che promettendo tassi fermi fino all’estate 2018 ha innescato vendite sull’euro e acquisti sui titoli di Stato. L’istituto guidato da Mario Draghi da un lato ha annunciato la chiusura del QE a fine 2018 con acquisti di asset in diminuzione nell’ultimo trimestre dell’anno (da 30 a 15 miliardi), dall’altro ha sorpreso indicando che i tassi rimarranno ai livelli attuali fino all’estate 2018, più a lungo rispetto a quanto il mercato si attendesse.
“Dall’esito delle riunioni di Fed e BCE è emersa la prospettiva di una politica monetaria diametralmente opposta – commenta a caldo MPS Capital Services – mentre la Fed ha sorpreso i mercati annunciando la possibilità di un’accelerazione nel ritmo di normalizzazione della politica monetaria, la BCE ha sorpreso con toni dovish gli operatori”. In particolare, la sorpresa ha riguardato l’estensione del QE fino a fine anno al ritmo di 15Mld€ al mese (il mercato si aspettava 10Mld€), l’idea che il primo rialzo si materializzerà non prima dell’estate 2019 (la riunione del 6 giugno 2019 è da escludere in quanto tecnicamente ancora in primavera).
Tutto questo si è tradotto in una marcata debolezza della valuta unica con il cambio euro/dollaro scivolato sotto quota 1,165. Sull’obbligazionario sono invece scattati gli acquisti sul Bund con il rendimento decennale tedesco passato da 0,5% a 0,42%. Acquisti anche sui titoli governativi italiani con spread sceso a 230 pb rendimento del decennale italiano tornato in area 2,70%.