Mercati cinesi in ribasso: Shenzhen cede il 2,62%
Le borse della Cina continentale hanno registrato un calo per il secondo giorno consecutivo, lasciando gli investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico messe in atto da Pechino. Le vendite al dettaglio hanno superato le attese con un incremento del 4,8% rispetto all’anno precedente, sostenute da una forte domanda durante le festività di ottobre.
Nonostante questo dato positivo, la produzione industriale cinese ha segnato una crescita deludente del 5,3%, inferiore alle previsioni degli analisti che si aspettavano un incremento del 5,6%. Inoltre, la crisi del settore immobiliare si è intensificata, con un calo degli investimenti del 10,3% nel periodo gennaio-ottobre, un peggioramento rispetto al calo del 10,1% registrato nei primi nove mesi dell’anno.
A livello di indici Shanghai ha visto il suo indice composito scendere dell’1,45% chiudendo a 3.330,73 punti, mentre Shenzhen ha subito un calo del 2,62% chiudendo a 10.748,97 punti. Anche l’indice Shanghai Shenzhen Csi 300 ha registrato una flessione, scendendo dell’1,75% a 3.968,83 punti. La situazione a Hong Kong è stata caratterizzata da cautela, con l’indice Hang Seng che ha chiuso quasi invariato, in calo dello 0,05% a 19.426 punti. In controtendenza, l’Hang Seng China Enterprises Index ha guadagnato lo 0,1%, chiudendo a 6.980 punti, mentre l’Hang Seng Tech Index è salito dello 0,22%, terminando a 4.327 punti.