Mediobanca: utile sopra le attese e ricavi +9%, miglior semestre di sempre
Mediobanca mette a segno il miglior semestre di sempre per ricavi e redditività malgrado la volatilità dei mercati ed il progressivo deterioramento macro. Nel primo semestre dell’esercizio fiscale 2018/2019, chiuso lo scorso 31 dicembre, la banca ha riportato ricavi in aumento del 9% e un risultato operativo, al netto delle rettifiche su crediti, in crescita del 16%, grazie a tutte le divisioni che hanno mostrato un risultato in aumento o stabile rispetto allo scorso anno. L’utile netto è sceso del 5,4% a 450,5 milioni dai 476,3 milioni dello scorso anno a causa, precisa l’istituto, unicamente dell’assenza di plusvalenze su cessioni di azioni AFS (94,4 milioni a dicembre 2017). Il risultato è comunque superiore alle stime degli analisti che si aspettavano utili pari a 428 milioni.
Mediobanca ha precisato che il semestre è stato gravato dal contributo al Fondo Tutela dei Depositi per 11,2 milioni (10,4 milioni lo scorso anno). Inoltre segnala l’intervento volontario a favore di Banca Carige mediante la sottoscrizione di titoli subordinati Tier 2 per 6,4 milioni, il cui rimborso è vincolato all’effettiva esecuzione dell’ipotizzato aumento di capitale.
Le attività deteriorate nette in pancia a Mediobanca sono scese da 842,1 a 825,6 milioni con un’incidenza sul totale degli impieghi in ulteriore calo (dal 2,1% all’1,9% netto e dal 4,6% al 4,3% lordo) ed un tasso di copertura sostanzialmente invariato (57%). Le sofferenze nette saldano a 114 milioni (141,5 milioni) e rappresentano lo 0,27% del totale impieghi. Glin indici di capitale si confermano solidi, con il Cet1 al 13,9%, includendo circa 40 pb di deduzione per l’intero buy back.