Mediaset: cda dice no a richiesta Vivendi di convocare una nuova assemblea
Il cda di Mediaset ha deliberato all’unanimità di non dare seguito all’intimazione formulata da Vivendi di convocare una nuova assemblea e ha accorto con riserva la richiesta di iscrizione del gruppo francese nell’elenco per il voto maggiorato.
Il board, riporta una nota di Mediaset, “ha ritenuto che non possa configurarsi in capo allo stesso un obbligo di provvedere alla convocazione, essendo l’intimazione priva dei requisiti formali previsti. Alla carenza di questi requisiti, si aggiunge che l’intimazione riguarda una decisione su cui l’assemblea dei soci si è già pronunciata e che la stessa si pone in contrasto con il rimedio specifico che l’ordinamento offre nei confronti di una delibera ritenuta invalida, ossia la sua impugnazione”.
Il cda ha poi esaminato la richiesta di Vivendi di iscrizione nell’elenco speciale di tutte le 113.533.301 azioni di cui la stessa è detentore (pari al 9,61% del capitale sociale di Mediaset) e deliberato all’unanimità, di accogliere tale richiesta precisando “che l’iscrizione avviene con riserva pendente domanda di accertamento promossa dalla stessa Vivendi, e che, in caso di accertamento positivo da parte dell’Autorità giudiziaria, l’efficacia dell’iscrizione decorrerà dalla data odierna”.
In Borsa le quotazioni sono scivolate da qualche giorno sotto il prezzo del recesso che per Mediaset Italia è stato fissato a 2,77 euro. Oggi il titolo segna un ribasso dello 0,4% a 2,662 euro.