Mazziero Research: rivista al ribasso la stima del Pil sull’intero 2022, ma ancora positiva
Ci troviamo di fronte a un progressivo deterioramento della crescita italiana, che tende ad acuirsi man mano che si procede nei mesi. Lo si legge nel 47° Osservatorio sui conti italiani pubblicato oggi dalla Mazziero Research, secondo cui dal punto di vista della crescita “potremmo trovarci di fronte agli ultimi due trimestri dell’anno negativi che ci spingono ad abbassare la stima del Pil annuo al 3,2%”.
Nel complesso, secondo le rilevazioni a campione effettuate dalla Mazziero Research, il tessuto industriale sta ancora tenendo relativamente meglio di quanto ci si potrebbe aspettare, ma pesano molto le condizioni di approvvigionamento dei beni e soprattutto i costi dell’energia.
Al tempo stesso, si legge nel report, non tutte le aziende manifatturiere si trovano in grado di ribaltare a valle i maggiori costi e quindi potrebbero nel corso dell’inverno adottare periodi di fermo dell’attività industriale, ponendo i lavoratori in cassa integrazione. Secondo la Mazziero Research, l’alternativa di procedere comunque a un aumento dei prezzi non può sempre essere adottata in quanto non risulta pienamente prevedibile la risposta dei consumatori.
“Lo scenario che abbiamo davanti è inevitabilmente di rallentamento, che per il momento stimiamo limitato, ma che potrebbe ulteriormente aggravarsi nei prossimi mesi” scrive la Mazziero Research che abbassa la stima del Pil al 3° trimestre a -0,3% da -0,1% e al 4° trimestre a -0,4% da -0,3%; di conseguenza la stima del Pil per l’intero anno passa al +3,2% dal precedente +3,4%.
Tali stime, si legge nel report, sono suscettibili di ulteriore revisione al ribasso e già oggi presentano una condizione di recessione tecnica data da due trimestri negativi consecutivi. Allo stesso tempo, rileva la Mazziero Research, la buona crescita annuale, grazie anche all’effetto trascinamento dall’anno scorso e al risultato molto positivo del 2° trimestre.