Maxi taglio tasse dal 64% fino al 93% per favorire rientro italiani da estero (Il Sole 24 Ore)
Obiettivo: riconquistare gli italiani che sono fuggiti all’estero, mettendo l’Italia in una condizione “di pole position nella competizione fiscale”.
Sono gli sconti fiscali agli italiani all’estero che, come riporta oggi in prima pagina Il Sole 24 Ore, sono stati potenziati dal Parlamento con il decreto crescita (Dl 34/2019, convertito dalla legge 58).
In alcuni casi la riduzione dell’Irpef potrà andare “dal 64 fino al 93%”.
Le direttrici su cui si basa il disegno del rimpatrio fiscale fa leva su quattro misure:
“La riduzione dell’imponibile tassato (dal 50 al 30%), l’estensione del bonus a chi avvia un’impresa o non ha titoli di studio particolari, la possibile proroga per altri cinque anni dopo il primo quinquennio e il supersconto per chi si trasferisce al Sud (imponibile ridotto al 10%). In parallelo, aumentano e si allungano gli incentivi per ricercatori e docenti”.
Il quotidiano di Confindustria sottolinea anche che “tra le agevolazioni ce ne sono due che guardano agli stranieri ad alto reddito e ai pensionati. La prima è la tassa fissa di 100mila euro (più 25mila euro per ogni familiare) sui redditi esteri dei ‘paperoni’ che si trasferiscono in Italia, nata sotto il Governo Renzi e prevista dalla legge di Bilancio del 2017”. Riguardo ai pensionati, è tutto ancora da valutare. L’intento è riprendersi quei pensionati che sono fuggiti in Portogallo, attratti dalla tassazione ridotta.