Matteo Renzi lascia il PD: ‘parlamentari che mi seguiranno una trentina, combatterò contro Salvini’
L’ex presidente del Consiglio ed ex segretario del PD Matteo Renzi annuncia la scissione con il PD, rassicurando tuttavia il governo M5S-PD sul suo sostegno. Nella serata di ieri, erano circolate indiscrezioni secondo cui Renzi avrebbe telefonato al premier Giuseppe Conte per comunicargli l’addio al PD e per garantirgli, comunque, il suo appoggio.
La Repubblica pubblica oggi un’intervista all’ex premier, che rende noto che “i parlamentari che mi seguiranno saranno una trentina, più o meno. Non dico che c’è un numero chiuso, ma quasi”.
E ancora: “Voglio passare i prossimi mesi a combattere contro Salvini. I gruppi autonomi nasceranno già questa settimana. E saranno un bene per tutti”. Il motivo che lo ha spinto all’addio?
“Quello che mi spinge a lasciare è la mancanza di una visione sul futuro”.
E intanto si mette in evidenza la dichiarazione del ministro dei Beni Culturali ed esponente del PD, Dario Franceschini, stando a quanto riporta l’Ansa:
“Nel 1921-22 il fascismo cresceva sempre più, utilizzando rabbia e paure. Popolari, socialisti, liberali avevano la maggioranza in Parlamento e fecero nascere i governi Bonomi, poi Facta 1 poi Facta 2. La litigiosità e le divisioni dentro i partiti li resero deboli sino a far trionfare Mussolini nell’ottobre 1922. La storia dovrebbe insegnarci a non ripetere gli errori”.