Martedì nero per Piazza Affari, Ftse Mib giù del 2,65% ai minimi annui. Banche in ginocchio
Piazza Affari deraglia nuovamente con le banche nuovamente sotto attacco. La febbre da spread ha fatto schizzare la volatilità sul listino milanese con il Ftse Mib scivolato indietro del 2,65% a 21.350 punti sui nuovi minimi annui.
Lo spread Btp-Bund oggi ha superato il muro dei 300 punti base arrivando a 320 pb. Il rendimento del Btp decennale è schizzato fino a un picco al 3,40%. Ancora più violento il balzo dei tassi a breve: il biennale è arrivato al 2,72%. Sui mercati cresce il timore che alle prossime elezioni i partiti populisti guadagnino ulteriori consensi.
Molto male le banche con sospensioni a ripetizione durante la seduta per eccesso di ribasso. In chiusura la peggiore è stata Banco Bpm (-6,7%), seguita da Unicredit (-5,6%) e la coppia Ubi Banca e Bper in calo di circa il 5% entrambe.
Tra le altre big del listino spicca l’oltre -2% di Telecom Italia scivolata sotto la soglia di 0,70 euro.
Tra i pochi segni più si segnalano Saipem (+3,2%) ed Eni (+0,13%) che si sono giovate del recupero del petrolio dopo la debolezza degli ultimi giorni. Il Brent in particolare segna un +1% circa a 76 dollari al barile.