Madrid maglia nera in Europa, riflettori puntati su Draghi e Yellen
Le tensioni in arrivo dalla Spagna e le nuove regole proposte della Banca Centrale Europea penalizzano i listini europei. Dal fronte catalano è arrivata la dichiarazione di indipendenza mentre il re Filippo IV si è rivolto agli spagnoli in diretta tv per condannare l’operato del governo regionale.
Il clima di tensione ha spinto al rialzo il rendimento dei bonos, a ridosso di quota 1,8% (sui massimi da marzo), e penalizzato l’Ibex, in calo del 2,85% a 9.964,90 punti (le catalane Caixabank e Banco Sabadell hanno perso il 4,96 e il 5,69 per cento). Tra gli altri indici, incremento di mezzo punto percentuale per il Dax a 12.970,52 (+0,53%, toccato nuovo massimo storico a 12.976,24 punti) e sostanziale parità di FTSE100 (7.467,58, -0,01%) e Cac40 (5.363,23, -0,08%).
Indicazioni negative per il comparto bancario arrivano da Francoforte, dove la BCE ha chiesto di portare al 100% gli accantonamenti sui crediti deteriorati di nuova classificazione a partire dal prossimo primo gennaio (-1,24% per lo Stoxx Europe 600 Banks).
In agenda macro i dati sul PMI servizi di Zona Euro (55,8) e Regno Unito (53,6). In arrivo i numeri su buste paga del settore privato statunitense (stima ADP, 135mila), l’ISM servizi (59,8 punti) e l’aggiornamento sugli stock di greggio (-6 miloini). In serata sono previsti interventi di Mario Draghi e Janet Yellen.