Lusso: il tax free shopping in calo in Europa, pesa rafforzamento euro
Negli ultimi sette anni il Tax Free Shopping, ossia gli acquisti esentasse effettuati dai viaggiatori, ha rappresentato uno dei principali driver di crescita del settore lusso in Europa, raddoppiando il suo volume. È quanto emerge dai dati Global Blue, che, in occasione del tradizionale appuntamento con l’Osservatorio Altagamma 2018, ha tracciato le principali tendenze del mercato. Nei primi nove mesi del 2018 l’Europa ha registrato un calo delle vendite tax free (-6%) rispetto allo stesso periodo del 2017. La principale causa di questa contrazione è legata al rafforzamento dell’euro rispetto alle altre valute, in particolare il dollaro e il renminbi cinese, iniziato già l’anno scorso.
In Italia, il mercato del Tax Free Shopping ha registrato una flessione dell’8% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. I turisti cinesi, pur continuando a rappresentare il 30% del mercato, hanno rallentato i loro acquisti tax free (-5%). In calo anche lo shopping tax free dei viaggiatori russi (-15%), seconda nazionalità con il 13% del totale. In questo caso la debolezza del rublo russo, gli embarghi e le tensioni nei rapporti internazionali sono state le principali cause di tale flessione. L’Italia ha visto una frenata anche degli acquisti dei viaggiatori in arrivo dagli Stati Uniti (-4%). Nei prossimi tre mesi le previsioni Global Blue confermano questa tendenza, ad eccezione degli acquisti tax free dei turisti statunitensi da cui ci si aspetta un incremento pari al 16%.