Letta commenta su Twitter addio Renzi: ‘Cercavo ragioni politiche scissione da Pd. Non le ho trovate’
“Ho letto in treno, quindi con più attenzione e senza distrazioni, l’intervista di Matteo Renzi a Repubblica. Cercavo soprattutto le ragioni, quelle profonde e politiche, della scissione dal Pd. Non le ho trovate”. Così l’ex presidente del Consiglio Enrico Letta ha commentato su Twitter la decisione dell’ex premier e senatore Matteo Renzi di dire addio al Pd.
Fonti di Palazzo Chigi, in merito alla vicenda, hanno inoltre fatto notare, in riferimento alla scissione del partito che, “se portata a compimento prima della nascita del nuovo esecutivo, questa operazione, niente affatto trascurabile, avrebbe assicurato un percorso ben più lineare e trasparente alla formazione del governo. Il Presidente incaricato avrebbe potuto disporre di un quadro di riferimento più completo per valutare la sostenibilità e la percorribilità del nuovo progetto di governo che ha presentato al Paese”.
Letta aveva già ritwittato quanto aveva scritto, sempre su Twitter, il neo Commissario agli Affari economici e monetari ed ex premier, Paolo Gentiloni:
“Per me il #Pd non è un episodio. È il progetto di una vita. Ci ho lavorato con #Veltroni e #Renzi, sono stato in minoranza con #Bersani. Oggi è uno dei partiti progressisti europei più forti e aperti al futuro. In tempi così difficili, teniamocelo stretto. E guardiamo avanti”.
A prendere la parola, oggi, anche l’ex ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda. Così in una intervista rilasciata a Rai Radio2 nel corso del format “I Lunatici”, ha parlato dell’addio di Renzi dal Pd.
“Lo accolgo con confusione. Ha fatto una scelta diversa dalla mia, ha detto che era d’accordo all’alleanza tra Pd e Cinque Stelle, anzi ha spinto il Partito Democratico su quella linea. Adesso fa un’ulteriore giravolta e esce dal Pd. Non lo condivido, la trovo una roba un po’ singolare”.
“Avevo avvertito Zingaretti e Gentiloni in tutti i modi possibili. Era chiarissimo che sarebbe accaduto. Zingaretti e Gentiloni hanno sperato e creduto che questo si potesse evitare. Evidentemente non è andata così. Il Pd può avere un futuro solo se riscopre che cosa è. Non puoi allearti con il Movimento Cinque Stelle solo per dire no a Salvini. Non è che levare Salvini dal Ministero degli Interni risolve i problemi. Per risolvere i problemi ci vogliono i programmi. Questo Governo non li ha secondo me. Tornare nel Pd? No. La coerenza in politica è un fatto importante. Non posso venirne meno. Penso che i Cinque Stelle abbiano scassato le città che governano e distrutto un ministero in cui ho sputato sangue per cinque anni. Non posso stare insieme a loro”.