Leonardo: vendite non si placano, titolo vicino a minimi dal 30 novembre. JP Morgan taglia i target
Dopo il martedì nero vissuto ieri in seguito alla diramazione del Piano Industriale 2022 Leonardo continua a scendere in Borsa. A metà seduta il titolo perde oltre il 3% scivolando verso quota 9,50 euro e avvicinando pericolosamente i minimi intraday del 30 novembre scorso.
Stamattina tutti i broker hanno reagito negativamente alle indicazioni del Piano industriale presentato ieri. In particolare, Jp Morgan ha tagliato il target da 12 euro a 11 euro con giudizio Neutral.
La società guarda al 2018 come a un anno di consolidamento e punta a ritornare a una redditività a due cifre nel 2020, un po’ poco secondo il mercato.
Nel dettaglio, per quanto riguarda la guidance di breve periodo il management ha confermato per il 2017 il range indicato con “ricavi, Ebita e Focf attesi nella fascia bassa di guidance”.
Per il 2018 Leonardo vede ordini in aumento, ricavi stabili ed Ebita in leggera crescita a 1,075-1,125 miliardi di euro su ricavi compresi tra 11,5 e 12 miliardi. Più aggressiva invece la guidance di medio periodo. Il nuovo piano industriale prevede per i prossimi cinque anni una crescita media annua dell’Ebita nel range 8-10% e redditività attesa superiore al 10% nel 2020.
Nel periodo del piano la crescita media annua degli ordini è vista superiore al 6%. Leonardo punta a ridurre il debito lordo del 20% circa entro il 2020 e nelle slide della presentazione prevede nuovi ordini per 70 miliardi tra il 2018 e il 2022.