Leonardo, Azimut e Mediolanum capofila a Piazza Affari, soffre Unicredit (-3%)
Prevalenza delle vendite a Piazza Affari dopo i rialzi degli ultimi due giorni. Il Ftse Mib cede quasi l’1% dopo la prima ora di contrattazioni a 17.089 punti. Ieri sera il Senato Usa ha approvato all’unanimità il piano di rilancio da 2.000 miliardi di dollari per contrastare gli effetti economici del coronavirus.
Oggi a Piazza Affari prosegue il rimbalzo di Leonardo (+4%) che ieri ha chiuso a oltre +11%. Bene anche i titoli del risparmio gestito: +4,6% Azimut sostenuta dall’annuncio di Timone Fiduciaria che si appresta a rafforzare la propria quota; molto bene anche Banca Mediolanum (+3,88%).
Male invece Unicredit che cede quasi il 3%. Moody’s ha peggiorato l’outlook di 15 banche italiane, passato a negativo, e mettendo alcune sotto revisione per possibile downgrade in scia agli effetti negativi sulle banche della pandemia Covid-19. Unico outlook confermato a stabile quello di Unicredit.
Male anche FCA (-1%) e Ferrari (-2,2%) con la holding di controllo Exor che ha preannunciato che la chiusura degli impianti dovrebbe prolungarsi oltre i termini prefissati.
Infine -0,95% per ENI che ieri sera ha annunciato un taglio del capex nel 2020 di circa 2 miliardi di euro, pari al 25% del totale previsto a budget. Per il 2021, si prevede una riduzione dei capex di circa 2,5-3 miliardi di euro, pari al 30-35% di quanto previsto per lo stesso anno a piano.