La Fed di Powell strema anche azionario Asia. Curva rendimenti Usa mai così invertita dal 1981
Borse asiatiche prevalentemente negative dopo i forti sell off che hanno colpito Wall Street, a seguito del discorso che il presidente Jerome Powell ha proferito nel suo intervento al Senato degli Stati Uniti, nella giornata di ieri.
In particolare il Dow Jones ha chiuso la sessione con un tonfo di quasi 575 punti (-1,72%), a 32.856,46 punti; lo S&P 500 è sceso dell’ 1,53% bucando la soglia di 4.000 punti, a quota 3.986,37. Il Nasdaq Composite è scivolato dell’1,25% a 11.530,33 punti. L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso la sessione in rialzo dello 0,48%, a 28.444,19 punti, confermandosi eccezione positiva.
In forte ribasso la borsa di Hong Kong, con l’indice Hang Seng che perde più del 2%, zavorrato dagli smobilizzi sui titoli tecnologici. L’Hang Seng Tech Index perde fino a -3,9%, soffrendo il calo più forte in un mese, zavorrato da titoli come Tencent e Alibaba, in flessione del 3% circa; la borsa di Shanghai arretra dello 0,52%, Seoul -1,35%, Sidney -0,77%. Alle 7.35 circa ora italiana i futures Usa sono praticamente ingessati.
Con il sell off di ieri, il Dow Jones ha cancellato i guadagni riportati dall’inizio del 2023.
Così il presidente della Fed Jerome Powell, nel suo intervento al Senato Usa:
“Gli ultimi dati macroeconomici si sono confermati più forti delle attese, fattore che suggerisce che il livello finale dei tassi di interesse sarà probabilmente più alto di quanto anticipato in precedenza”.
Powell ha aggiunto che la Fed potrebbe dunque tornare ad alzare i tassi in modo più aggressivo di quanto ha deciso di fare nell’ultima riunione, quando ha annunciato una stretta monetaria di 25 punti base.
Immediata la reazione dei tassi dei Treasuries Usa: in particolare i tassi dei titoli di stato Usa a due anni sono balzati fino a oltre il 5%, al 5,08%, livelli record dalla metà del 2007.
I tassi dei Treasuries Usa a 10 anni sono anch’essi in crescita, attorno alla soglia del 4%.
Il valore dei tassi dei Treasuries a due anni è ora superiore a quello dei tassi dei Treasuries Usa a 10 anni di un punto percentuale pieno, per la prima volta dal 1981, il che significa che la curva dei rendimenti Usa non è stata mai così invertita da quell’anno: fattore che, secondo alcuni economisti, anticipa un hard landing per l’economia americana.