News Notizie Notizie Italia Italia: verso le regionali in Emilia, un voto che potrebbe rappresentare un test nazionale

Italia: verso le regionali in Emilia, un voto che potrebbe rappresentare un test nazionale

23 Gennaio 2020 16:41

Negli ultimi giorni, soprattutto dopo le dimissioni di Luigi Di Maio da leader politico del Movimento 5 Stelle, la questione politica è tornata alla ribalta, mettendo sotto pressione anche la carta italiana (con un allargamento dello spread Btp-Bund che ieri ha testato i massimi da dicembre, avvicinandosi alla soglia dei 170 punti). Ma sono soprattutto le elezioni regionali in Emilia-Romagna e Calabria (previste per domenica 26 gennaio) ad essere considerate il vero test per misurare la tenuta dell’esecutivo giallo-rosso.

“Le regionali potrebbero avere ripercussioni a livello nazionale e rappresentare un test per il Governo attuale”, scrive Paolo Pizzoli, economista di Ing, in vista delle elezioni di domenica. “Il voto regionale previsto nel fine settimana potrebbe dare un ulteriore colpo alla già fragile coalizione, che si sta riprendendo dalle dimissioni del leader del M5S, Luigi Di Maio – spiega Pizzoli -. Ma crediamo che i membri dell’attuale esecutivo cercheranno un compromesso, indipendentemente da ciò che accadrà domenica”.

L’esperto di Ing ricorda che “l’Emilia Romagna è una regione economicamente importante ed è stata gestita negli ultimi 50 anni dalle amministrazioni di sinistra/centro-sinistra negli ultimi 50 anni” ma “i recenti risultati delle elezioni comunali a Forlì e Ferrara, vinti dai candidati del centro di destra, hanno dimostrato che questa vecchia roccaforte della sinistra è diventata vulnerabile”. I principali candidati alle elezioni emiliane sono Stefano Bonaccini, attuale presidente in carica (sostenuto da un’alleanza di centrosinistra gui-data dal PD) e la leghista Lucia Borgonzoni.

Tornando sulle dimissioni di Luigi Di Maio da leader dei grillini, l’economista di Ing scrive: “La decisione di Di Maio di dimettersi proprio in vista del voto emiliano aggiunge un elemento di incertezza al risultato” di domenica e “dati i recenti risultati elettorali del M5S nelle ultime elezioni europee e regionali e l’emorragia dei parlamentari negli ultimi due mesi, la decisione non è stata del tutto inaspettata, ma i suoi tempi sono stati una sorpresa”. L’esperto è tuttavia dell’idea che “l’attuale governo può sopportare il peso di una possibile sconfitta nelle elezioni emiliane” considerando il fatto che “il costo politico di una crisi del governo sarebbe estremamente elevato”.

“Una vittoria, seppur minima, per il candidato della Lega provocherebbe ovviamente più rumore politico e, presumibilmente, volatilità del mercato, senza però provocare un crollo del governo – aggiunge Pizzoli -. Probabilmente il rischio politico aumenterebbe se si concretizzasse una vittoria schiacciante per il candida-to della Lega, poiché ciò avrebbe probabilmente un impatto sulla politica interna sia all’interno del Pd sia del M5S”.