Italia si conferma ultima classe anche in 2019-2020. Sua crescita Pil sarà la peggiore in Eurozona e Ue
L’Italia si conferma ultima classe in Eurozona e Unione europea anche nel 2019 e 2020. E’ quanto si legge nel comunicato con cui la Commissione europea ha reso nota la decisione di tagliare le stime sulla crescita del Pil per il 2019 e 2020.
A peggiorare la situazione, sarà l’allargamento del divario di crescita rispetto alla media dell’Eurozona, che passerà da uno scarto dello 0,9% nel 2018 all’1,1% nel 2019 per scendere a 0,8% nel 2020.
Solo nel 2015 la distanza rispetto alla media Eurozona è stata superiore, a 1,2%, stesso livello del periodo 2010-2014.
Bruxelles ha abbassato l’outlook sulla crescita italiana prevista per il 2019 da +1,2% a +0,2%.
Downgrade anche sul Pil del 2020, atteso ora in espansione dello 0,8%, 4 decimali di punto in meno rispetto alle previsioni di novembre.