News Notizie Notizie Italia Italia: partito il conto alla rovescia per la Manovra (analisti)

Italia: partito il conto alla rovescia per la Manovra (analisti)

26 Settembre 2018 16:21

I mercati non distolgono l’attenzione dall’Italia. E’ partito il conto alla rovescia in vista della presentazione alle Camere della nota di aggiornamento al documento di economia e finanza (Def) per dirigersi poi verso il 20 ottobre, data entro la quale dovrà essere presentata la legge di Bilancio 2018. Secondo la view di Silvia Dall’Angelo, senior economist di Hermes Investment Management, il punto di partenza è piuttosto impegnativo: il debito pubblico si attesta al 132% del Pil e i recenti sviluppi hanno reso ancora più incerta la sostenibilità del debito. “La crescita del Pil è rallentata quest’anno e i costi di finanziamento sono aumentati negli ultimi mesi in risposta all’incertezza politica interna – sottolinea Dall’Angelo -. Quest’ultimo grava ancora sul progetto della Manovra, poiché all’interno del governo è emersa una divisione a tre vie”. Il ministro delle Finanze, Giovanni Tria, ha trasmesso un messaggio rassicurante alle istituzioni europee e ai mercati finanziari approvando un approccio ortodosso al bilancio e assicurando il rispetto delle regole fiscali. Mentre i due vice premier Matteo Salvini e Luigi Di Maio stanno spingendo per far prevalere i punti principali del loro programma politico, vale a dire la Flat Tax per la Lega e il reddito di cittadinanza per il M5S.

“Entrambe le misure sono di per sé costose, quindi la loro combinazione (del valore complessivo pari a 80-100 miliardi di euro o al 5-6% del Pil) farebbe esplodere il deficit”, sottolinea l’economista, aggiungendo che “il Governo dovrà comunque rispettare le regole fiscali perché è necessario avere il sostegno dei mercati finanziari relativamente al finanziamento di almeno una parte dei propri piani”. Per il 2019 il budget potrebbe prevedere un deficit fiscale dell’1,6-2% del Pil, maggiore rispetto all’obiettivo dello scorso anno (0,8%), ma abbastanza in linea con il risultato previsto per quest’anno e sarà probabilmente accettato malvolentieri da Bruxelles. Dovrebbe includere anche una versione diluita delle promesse politiche, il tutto guidato dalla parola d’ordine della gradualità.