Italia: la situazione resta fluida, rischi sullo scenario rivolti verso il basso (analisti)
“L’indice composito di morale delle aziende diffuso dall’Istat è aumentato dopo tre mesi di calo, trainato dai servizi e dal commercio; nelle costruzioni l’indice è sceso, ma resta vicino ai recenti massimi decennali; nel manifatturiero, il clima è calato (come peraltro da attese), ai minimi da febbraio 2017, trascinato da valutazioni correnti meno positive sulla produzione”.
Così Paolo Mameli, senior economist Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, ha commentato i dati diffusi oggi dall’Istat sull’andamento del sentiment delle imprese salito, nel mese corrente, da 104,6 a 105,4 punti.
Per quanto riguarda la fiducia dei consumatori, l’indice è passato da 113,9 a 116,2 punti, recuperando buona parte del peggioramento registrato il mese precedente. “Il rimbalzo –continua Mameli – è dovuto alle componenti che spiegavano il calo di maggio e cioè il clima economico nazionale e le aspettative per il futuro; in netto calo le preoccupazioni sulla disoccupazione e in risalita decisa le attese sulla situazione economica dell’Italia”.
“Le indagini suggeriscono che gli agenti economici abbiano assorbito positivamente il succedersi di capovolgimenti sul fronte politico e sui mercati finanziari visto tra fine maggio e inizio giugno” anche se “la situazione resta fluida, e i rischi sullo scenario appaiono oggi verso il basso (anche se pensiamo siano di entità contenuta sulla crescita 2018)”.