Italia: fiducia sembra essersi stabilizzata (analisti)
Nel mese di luglio il sentiment delle imprese manifatturiere italiane si è confermato a 106,9 punti, con gli analisti che avevano stimato un calo a 106,5 punti, mentre il dato relativo i consumatori è passato da 116,2 a 116,3 punti. Il consenso era per un calo a 115,9 punti.
“Dopo l’accentuata volatilità dei due mesi precedenti, dovuta agli scossoni sul fronte politico e finanziario visti tra la fine di maggio e l’inizio di giugno, la fiducia sembra essersi stabilizzata (su livelli inferiori ai recenti picchi, ma non lontani da massimi pluriennali)”, ha commentato Paolo Mameli, senior economist Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.
“Non c’è evidenza –continua l’esperto – del fatto che il cosiddetto ‘ rischio politico ’ stia avendo un impatto sulla fiducia degli operatori economici e in generale sull’economia reale”.
“Il ritmo di espansione è sì più basso rispetto a quello visto nel 2017 (ci attendiamo che il PIL possa rallentare ulteriormente nel 2° trimestre, a 0,2% t/t), ma il fenomeno è comune agli altri principali Paesi dell’eurozona ed appare dovuto più al minor vigore della domanda mondiale che non a fattori domestici”.