IPO: raccolta in crescita in Italia a 1,4 miliardi di euro. Rallentamento nel III trimestre
Le operazioni di IPO sul mercato italiano nei primi nove mesi del 2022 hanno registrato una raccolta in crescita a 1,4 miliardi di euro, ma con un rallentamento nel terzo trimestre del 2022.
Questi i principali risultati emersi dall’EY Global IPO Trends Q3 2022, che indicano una contrazione del numero di IPO e la raccolta a livello globale nel 3° trimestre di quest’anno. A livello globale, il numero di IPO e la raccolta evidenziano una contrazione rispettivamente del 44% e del 57% anno su anno. Settore tecnologico in testa per numero di IPO; il settore energetico guida la raccolta, con proventi in aumento del 176%
“I dati mostrano che prosegue nel 2022 il periodo di incertezza per le società, i processi di IPO e gli investitori, che hanno dovuto affrontare crescenti sfide macroeconomiche, incertezze del mercato, crescente volatilità e calo dei prezzi delle azioni sui mercati globali, ulteriormente accentuato nel Q3 2022 dall’aumento dell’inflazione e dall’aumento dei tassi di interesse” commenta Paolo Aimino, IPO e Capital Markets Leader di EY in Italia. “Questa situazione sta portando la maggior parte delle aziende e degli investitori a ritardare o mettere in stand-by le proprie decisioni, allungando le tempistiche dei processi di IPO, e ad assumere un approccio attendista in vista di un mercato azionario più stabile, positivo e meno volatile, che possa favorire migliori opportunità per il mercato delle IPO. Dalla fine del primo trimestre 2022 si è riscontrata infatti un’inversione di tendenza nell’attrattività dell’accesso ai mercati di equity e questo trend sembra confermato dallo scarso numero di quotazioni attese nella parte conclusiva dell’esercizio 2022. Notiamo altresì che gli investitori tendono sempre più a dedicare una maggiore attenzione ad aziende caratterizzate da una maggiore redditività pre-IPO e un elevato potenziale di creazione di valore e appaiono sensibili alle tematiche ESG, come dimostrano i segnali positivi provenienti dal settore tecnologico ed energetico. Sicuramente la ripresa delle operazioni è condizionata da una diminuzione delle incertezze del mercato e della volatilità che potranno invertire la tendenza registrata nel 2022 e spingere una crescita del numero di IPO di grandi dimensioni, con auspicabilmente migliori rendimenti post-quotazione, così da fare da apripista per il percorso di avvicinamento al mercato dei capitali delle altre aziende” conclude Aimino.